Propaganda di Guerra - Milano Finanza del 4 Aprile 2020


Una cosa di quelle che ho sentito in questi giorni riguardo agli aiuti finanziari è certamente vera: “siamo in guerra”. E come per gli americani negli anni ’70 in Vietnam, anche qui in Italia nel 2020 assistiamo a propaganda di guerra, per dare fiducia e spingere le truppe ad andare avanti.

I nostri non sono bigliettini sparsi dagli aerei sul campo di battaglia, che millantano la retocessione del nemico, No. La battaglia che le persone e le imprese stanno combattendo sull’impossibilità di far fronte alle uscite e dell’incertezza sul futuro, ci raccontano che verrà vinta graziei al sostegno finanziario (cospiquo) prestatoci delle Banche, grazie alle Garanzie dallo Stato a tappeto per tutti.

Siamo al lavoro per far erogare alla banche finanziamenti sino al 25% del fatturato delle aziende, grazie a garanzie statali al 100%”

Le Banche, per mestiere debbono valutare la capacità di rimborso, e le garanzie collaterali non sono sufficienti per deliberare un affidamento. Un affidamento non può stare in piedi per effetto di una garanzia, tanto varrebbe escuterla subito.

Entrando nel cuore di un comitato per la deliberazione di un credito, è bene descrivere il processo valutativo in una appropriata istruttoria bancaria.

A seguito di domanda di un finanziamento, sono cinque le domande che la Banca si pone per concludere l’iter istruttorio a dire che prima ci sono gli aspetti formali (Bilanci pregiudizievoli Centrale Rischi):

1. Chi è l’Imprenditore, che reputazione ha ? Excursus e capacità già dimostrate? Sono buone

seppur in fieri?

2. Attività svolta: c’è storicità , anche se è una start up, ma in quale settore? Si finanzia anche il nuovo, se vi è proiezione di resilienza futura.

3. Prodotto: cosa produce o crea? Esiste, anche in proiezione, una capacità del mercato di riferimento di essere calamita attrattiva?

4. Cash flow: c’è produzione di flussi, tutti quelli necessari ad alimentare le esigenze produttive/finanziarie?

5. Garanzie: certo, anche le garanzie tanto più necessarie in qualità e/o quantità in raffronto ai tre punti precedenti.

Ma sono sempre imprescindibili il :

punto 1) VERA DECISIONE da ADDOTTARE, sei il figlio di Dio o dell’ultimo ?? Hai dato prova nel passato di raggiungere obiettivi ?

punto 2) cioè se non produci utili - seppur in proiezione - non sei finanziabile !!

Quindi: se non eri finanziabile prima (es. per i punto flussi) non lo sarai certo ora, solo perché COME TUTTI, fornisci alla banca una garanzia (ammesso che sia poi agevole da escutere).

Ecco quindi che imprenditori, manager, artigiani e tutti cololo hanno impegni e famiglia da mantenere, debbono guardare l’Iceberg dritto negli occhi, trovando come sempre hanno fatto nelll’evoluzione darwiniana, la soluzione per poter sopravvivere. Il resto, è solo propagada di guerra. Le Banche le, nostre Banche che dobbiamo difendere, non possono e non faranno eccezioni, tanto più a tappeto, alle 5 regole di un buon Banchiere.